Insights 11 Giugno 2024

Ramadan: 8 suggerimenti per le aziende 

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Najoua Meddad

Consulente

Con l’inizio del Ramadan, ogni anno, circa 2,7 milioni di musulmani e musulmane in Italia hanno cominciato un periodo di osservanza spirituale e digiuno. Questo periodo solleva spesso una serie di curiosità, dubbi e domande.

Potresti avere dipendenti che stanno osservando il Ramadan e potresti anche chiederti come supportarli al meglio.

Ramadan in azienda consigli per HR

Cos’è il Ramadan?

Il Ramadan cade il nono mese del calendario islamico lunare. Questo calendario, simile a quello solare, conta 12 mesi ma è più corto di 11 giorni. Di conseguenza, i giorni sacri e le festività islamiche iniziano in date diverse ogni anno. Durante il Ramadan, i musulmani osservano un digiuno dall’alba al tramonto, che include l’astensione dal fumo, dall’acqua (sì, anche l’acqua!) e dal cibo.

Questo digiuno rappresenta uno dei 5 pilastri fondamentali dell’Islam ed è considerato uno dei periodi più spirituali dell’anno, durante il quale fu rivelato il Corano.

Oltre a essere un periodo di digiuno, il Ramadan rappresenta un’opportunità per una purificazione interiore, un momento di profonda introspezione, in cui si pratica la pazienza, la preghiera e la riflessione, per placare i desideri fisici e nutrire l’anima.

Chi può astenersi dal digiuno?

Non tutte le persone musulmane sono tenute a digiunare. Alcune categorie, come le persone malate, le donne in gravidanza o in allattamento, le donne durante il ciclo mestruale, i bambini piccoli, le persone anziane e chi viaggia, sono esenti dal digiuno.

Come puoi supportare colleghi e colleghe musulmane in azienda?

Durante il Ramadan, le persone possono sperimentare una diminuzione dell’energia e della concentrazione a causa del digiuno e dei cambiamenti nei loro schemi di sonno e alimentazione. Ciò può influenzare la produttività della persona, specialmente nei primi giorni di digiuno.

Ecco alcuni suggerimenti per colleghi, colleghe, HR e Manager:

  1. Aumentare la consapevolezza: attivare campagne di sensibilizzazione rivolte a tutta la popolazione sul significato e le pratiche del Ramadan, per promuovere la comprensione e il rispetto. E farlo ancora di più, attraverso momenti mirati, per i team nei quali sono presenti persone di fede islamica.
  2. Attivare canali di ascolto: dedicare del tempo prima e durante il Ramadan, per comprendere le esigenze individuali di chi osserva il digiuno. Non c’è segnale migliore che disegnare modalità concrete per supportarli. Se necessario, anche adattando le politiche aziendali.
  3. Considerare orari di lavoro flessibili e opzioni di lavoro da remoto: lo smart working o il lavoro ibrido sono modalità molto funzionali per aiutare i dipendenti a gestire meglio il loro tempo, a preservare le energie e a mantenere un equilibrio tra lavoro e osservanza religiosa.
  4. Fare attenzione al carico di lavoro: il digiuno durante il Ramadan può essere fisicamente e mentalmente impegnativo. Per questo è utile regolare le aspettative anche con i/le responsabili, così da evitare sovraccarico di lavoro.
  5. Evitare di imporre ulteriori oneri durante il digiuno: ad esempio non chiedere loro di fare straordinari o di partecipare a eventi lavorativi obbligatori che coinvolgano il cibo, come pranzi di lavoro e cene.
  6. Accogliere le richieste di ferie annuali, ove possibile: è utile tenere presente che durante questo periodo potrebbero aumentare le richieste di ferie da parte di colleghi musulmani durante il Ramadan. Proprio come succede durante il Natale.
  7. Ma se ci mangio davanti si arrabbia? Va bene mangiare di fronte ai colleghi – non c’è bisogno di scusarsi costantemente! – Ma è utile ricordarsi di non invitarli a pranzo!
  8. Celebrare l’Eid al Fitr: alla fine del Ramadan, è buona norma offrire ai dipendenti la possibilità di prendersi almeno un giorno di ferie per celebrare l’Eid al Fitr. La data dell’Eid al Fitr è un po’ come la Pasqua. Non è la stessa tutti gli anni. Con la variabile che la data esatta viene definita solo pochi giorni prima. Per questo molte persone potrebbero dover richiedere un periodo di ferie con un preavviso relativamente breve e altri potrebbero richiedere un intervallo di 2-3 giorni, così da assicurarsi di essere fuori ufficio al momento giusto, poiché il giorno esatto della festa lo si sa qualche giorno prima. A questo punto ricordati di augurare loro un “Eid Mubarak” o “Buona festa della rottura del digiuno”. Questo piccolo gesto può fare una grande differenza.